Full PAP RNA
PAP test in fase liquida associato ad un nuovo screening per l’Hpv
Il Pap test è il metodo più efficace per lo screening del cancro alla cervice: oltre al metodo classico, in cui le cellule del collo dell’utero prelevate vengono distribuite direttamente sul vetrino generando una visione microscopica di non facile interpretazione, esiste oggi una nuova tecnica chiamata Pap Test in fase Liquida.
Con questo nuovo metodo le cellule prelevate dal collo dell’utero vengono inserite in un contenitore riempito con un liquido fissativo che consente di conservarle per lungo tempo. Il Pap Test in fase liquida permette di effettuare una lettura microscopica più accurata e di poter eseguire analisi aggiuntive (Neisseria Gonorrhea, Chlamydia Trachomatis, Trichomonas Vaginalis). Synlab utilizza inoltre un sistema computerizzato innovativo di prelettura che, associato alla revisione completa di tutti i casi da parte di personale qualificato, garantisce la massima affidabilità della diagnosi.
L’esecuzione simultanea di Pap Test in fase liquida e test molecolare per l’HPV ha accresciuto notevolmente il numero di diagnosi precoci di cancro alla cervice. In caso di positività a questi 2 test si rende necessaria l’esecuzione di ulteriori indagini per stabilire l’evoluzione della malattia: a tale proposito Synlab propone FULL PAP RNA.
FULL PAP RNA è l’esame completo che abbina il Pap Test in fase liquida al Test molecolare per individuare i papilloma virus ad alto riischio e, qualora positiva la ricerca, esegue automaticamente la genotipizzazione per i ceppi 16, 18, 45, ovvero i ceppi maggiormente riscontrati nelle donne affette dal cancro alla cervice uterina.
Una positività alla genotipizzazione dei ceppi di HPV 16, 18, 45 non significa necessariamente che si è affette da tumore, ma che la donna presenta un rischio maggiore di sviluppare cellule precancerose o cancro in futuro, e che di conseguenza dovrà eseguire controlli più mirati e frequenti.
Grazie all’esecuzione di full pap RNA, lo screening basato sulla valutazione citologica affiancata alla ricerca virale, il ginecologo potrà dare alla donna notizie sicure e complete e indicazioni cliniche più accurate, per meglio prevenire e curare il tumore al collo dell’utero.